Io sarò il solito idealista, forse al di fuori dalla realtà, ma credo che non si possa stare qui ai margini mentre una società cade nell'oblio.
Uomini e donne fanno la Storia, e questi hanno il diritto e il dovere di cambiarla quando è causa di ingiustizie. Purtroppo vedo anche noi abituati o rassegnati al meno peggio, senza più la volontà di credere in un qualcosa di veramente nuovo. Credo che per cambiare lo stato di cose, serva credere nell'utopia, in quelle idee che solo possono cambiare la Storia.
Questo bellissimo video,oltre al mio morale a pezzi, lo dedico a tutti i miei lettori che credono in quei valori, senza aggiungere altro. Alcune immagini sono state girate proprio dagli stessi partigiani.
Uomini e donne fanno la Storia, e questi hanno il diritto e il dovere di cambiarla quando è causa di ingiustizie. Purtroppo vedo anche noi abituati o rassegnati al meno peggio, senza più la volontà di credere in un qualcosa di veramente nuovo. Credo che per cambiare lo stato di cose, serva credere nell'utopia, in quelle idee che solo possono cambiare la Storia.
Questo bellissimo video,oltre al mio morale a pezzi, lo dedico a tutti i miei lettori che credono in quei valori, senza aggiungere altro. Alcune immagini sono state girate proprio dagli stessi partigiani.
Commenti
Fortunatamente resistettero.
L'unica cosa che mi duole è che ero venuto a leggere e quindi commentare il tuo post, l'aver letto quel coso maccartista che scrive qua sopra m'ha fatto passare ogni voglia.
Un abbraccio...tutto bene? ti stai riprendendo?
Grazie a te.
Un caro saluto.
Anche io sto con il morale a pezzi, qui c'è gente che muore e nessuno ne parla...ma ti rendi conto che c'è in corso una repressione selettiva e omicida?
Il morale a pezzi non è solo tuo, caro Marco, è una sensazione più che condivisa. E vedere quanta pochezza ci sia in tutte le varie sfere della politica (parlo di quella meramente "istituzionale") rende davvero difficile un sussulto d'orgoglio per questo malandato popolo italiano.
Ma l'errore più grosso è cedere il passo alla sfiducia totale, alla convinzione dell'impossibilità di cambiamento.
Milioni di italiani avranno pensato lo stesso negli anni che andavano dal '24 al '43. E vent'anni di quel tipo legittimano quel tipo di pensiero nichilista.
Poi è arrivato l'8 settembre '43 e la risurrezione dei movimenti antifascisti.
Non voglio fare paragoni azzardati, ma nel momento storico in cui viviamo è più che mai necessario pensare che possiamo pensare ad alternative ben migliori di quelle che abbiamo sotto gli occhi.
Si tratta solo di credere che "il meglio" ci è dovuto. E che se non si presenta sotto i nostri occhi, dobbiamo pretenderlo...
Grazie.