Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2010

A VOI PADRONI DEL MONDO

A voi, padroni del mondo, dico prendetevi tutto:avete vinto! Le resistenze che possono realmente cambiare la Storia sono ormai crollate, le persone sono divise e seppur in una vistosa condizione di degrado, continuano a condividere i sogni o per meglio dire le illusioni che ogni giorno ci propinate. Avete vinto, si! in tutta la cementificazione che stupra un territorio bellissimo, in questa condizione del lavoro che poco ha a che fare con la dignità e nella dissoluzione di una qualsiasi forma di solidarietà. Questo è il momento: sferrate il colpo di grazia senza esitare perchè la condizione è a voi favorevole. Vi chiedo solo di evitarci questa morte a piccole dosi. Con la crisi poi, avete anche la scusa per distruggere gli ultimi residui di Democrazia: lo si è visto in Grecia come in Irlanda, con misure di austerità imposte da organismi sovranazionali non eletti da nessuno che peggiorano solo le condizioni dei ceti più bassi come prezzo per la salvezza di grandi gruppi privati. Ma voi

A TE

Tu, chiunque tu sia che leggi questo post. Tu, da qualunque parte del mondo vieni e qualsiasi religione professi. Tu, oggi per i Cristiani è Natale, ma non importa perchè, se esiste, Dio è solo uno pur nelle differenti lingue in cui lo chiamiamo. Tu, cosa hai fatto per rendere il mondo un posto migliore? Cosa hai fatto per abolire lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo? Cosa hai fatto per eliminare la povertà? Cosa hai fatto per eliminare la fame nel mondo? Cosa hai fatto per eliminare ciò che io considero un ossimoro chiamato guerra di religione? Mi risponderai che saltuariamente fai beneficenza, ma non è sufficiente perchè non è con l'elemosina che si aiutano i poveri. Mi risponderai che ormai non cambia niente, ma è solo rassegnazione data dalla condivisione dei valori che rendono questo mondo un posto di merda. Mi risponderai che tanto se non rubo io, lo faranno gli altri, perchè ormai il mondo va così, ma è solo un modo per mettersi a posto la coscienza. Tu che credi in u

UNA MIA LETTERA

Analizzando la Storia, sembra paradossale ritrovarsi ancora qui a ribadire quanto sia necessaria, per poter incidere nelle scelte politiche, l’unità delle forze comuniste. Ho sempre creduto che l’essere di sinistra volesse dire unire più che dividere; che , stante quell’ideale di Giustizia la cui ricerca oltre ad essere fondamentale per un mondo migliore dovrebbe essere motore del nostro agire, fosse necessario, pur con differenti metodi, trovare una unità di azione. Con la globalizzazione capitalista, e il conseguente spostamento di potere ad organismi sovranazionali oggi in grado di controllare politiche di interi Stati, questa necessità di unione trova una ulteriore, e direi decisiva, legittimità. Credo sia esecrabile continuare a pensare, visto le imponenti forze avversarie, di poter perseverare nell’illudersi che la soluzione stia nel fondare il proprio partito dei casti e puri, di ottusi postulatori di una propria insindacabile verità. Questo serve solo a loro: come posson

CAMPAGNA EMERGENCY

Dall'11 al 31 ottobre puoi donare 2 euro a Emergency inviando un SMS al numero 45506 dal tuo telefonino personale - per i clienti TIM, VODAFONE, WIND, 3 e COOPVOCE - o chiamando allo stesso numero da rete fissa TELECOM ITALIA. Per info : Un SMS per la Sierra Leone

ECUADOR

Sempre e per sempre con il popolo ecuadoregno. Contro il nuovo tentativo di colpo di stato. Schiavi o liberi, purtroppo solo virtualmente, sta marciando con il popolo per provare a liberare il Presidente, verso l'ospedale nel quale Rafael Correa è ferito e sequestrato.

SPERO SOLTANTO

Spero soltanto di stare tra gli uomini, che l'ignoranza non la spunterà... che smetteremo di essere complici... che cambieremo chi deciderà. Spero soltanto che riusciremo un giorno ad emanciparci da questo "feticismo della soggettività", che caratterizza il nostro tempo, per il quale la vera libertà si manifesta solo nello poter scegliere cosa consumare. Spero soltanto che riusciremo a difendere la nostra democrazia ( o ciò che ne resta) dalle privatizzazioni selvagge. Infatti, se la politica viene esautorata dalle decisioni a livello di servizi essenziali, si tratta ancora di democrazia? Se una persona sola può decidere di altri milioni di essere umani, rendendo conto solo al dio denaro, si tratta di democrazia? Spero soltanto.... Tutto ciò per dire o ribadire, ancora una volta, che il vero problema si trova alle fondamenta di questo sistema, nella convinzione subdolamente inculcata del potersi salvare individualmente. Tutto ciò che è privato è meglio, ci dicono. Intanto

E MI DICONO CHE HO LE CAPACITA'

E' coartante, lo stato di apatia e di emarginazione in cui le mie idee sopravvivono ormai quotidianamente. Per questo parlo sempre, quando sono in mezzo alla gente non posso fare a meno di parlare, quasi a testimoniare che il pensiero unico dominante non ha vinto, che c'è ancora qualcuno con il coraggio di andare contro, di esprimere e sviluppare il proprio senso critico. Non mi importano le risposte che sento ( ad esempio che in Italia ci vorrebbere la dittatura perchè almeno ruberebbe solo una persona), io parlo, spiego e mi incazzo arrivando in settimana addirittura ad urlare contro un leghista di vergognarsi. E' insopportabile quell'arroganza di chi ignorante, crede di poterti insegnare come si fa a stare al mondo. Parlo con i colleghi, cerco le ragioni storiche, provo ad inculcare un minimo di coscienza di classe in questo sistema contrario alla concezione illuminista di uomo come fine, di uscita dai miti in favore della ragione e mi sento rispondere che io ho le c

L' ALBA

Un nuovo giorno, l'alba accompagna la ormai quotidiana volontà di posticipare il più possibile il momento di alzarsi quasi si volesse fare in modo, per mancanza di tempo, di rendere il poi tutto più frenetico. Ti illudi e credi facendo così che questo aiuti, dovendo lavarti e fare colazione quasi contemporaneamente, a non pensare, a fuggire da quella domanda a cui ogni giorno è sempre più difficile rispondere. Ma eccola, salire dagli angoli più profondi del tuo essere; è la solita sensazione che sembra partire dall'intestino e trapanare lo stomaco per raggiungere il cervello che pensavi di essere riuscito a corrompere. Che senso ha tutto questo? Inforchi la bicicletta, con la tristezza nel cuore che ti accompagna, e devi sentirti fortunato perchè hai un lavoro vicino al quale puoi andare in bici. Solo questo apre un precipizio tra le tue aspirazioni e la realtà.Inizi così a pensare a tutte quelle persone che per recarsi al lavoro sono obbligate a soverchiarsi ore di macchina o

CHI NON VUOL CHINAR LA TESTA

Ormai parlare di non chinare la testa, sembra quasi più un atto di testimonianza che un concreto atto di organizzazione e cambiamento. Per quanto però percepisca questo, sono fermamente convinto che, proprio nel momento assai greve in cui viviamo, servono persone in grado di trovare la forza e il coraggio di continuare a dirlo, di continuare a resistere cercando di infondere fiducia al lassista popolo di sinistra . Urge ritrovare la forza e la volontà di uscire da questa situazione kafkiana, nonostante il vento sia fortemente contrario ( ma quando ci è stato favorevole?). Parli di Resistenza, dei valori che hanno mosso donne e uomini a seguire le impervie vie del riscatto umano, e ti senti rispondere , da gente che sbianca di paura nel fare uno sciopero o una firma per un referendum, che allora erano altri tempi : come se rischiare di prendersi una pallottola e morire avesse una diversa gravità a seconda del contesto storico. Certo, le sofferenze della guerra acuivano la voglia di risc

L'ORA DELLA RESPONSABILITA'

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.Perciò odio gli indifferenti.L'indifferenza è il peso morto della storia.L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.E' la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatali

LA COSTITUZIONE

Dopo l'ennesimo attacco alla Costituzione fatto da uomini che non valgono nemmeno un milionesimo rispetto a chi quella Costituzione l'ha scritta, mi sento di ringraziare ancora una volta quei cittadini che, stante la situazione, sembrano godere nel prenderlo nel culo. Ma già....è colpa di una Costituzione a cui confronto, siamo all'epoca preistorica; non sembra nemmeno scritta per lo stato italiano se mi guardo attorno. Forza! tutti in coro a lodare ancora una volta la magnificenza dell'impresa e del mercato. Grazie, ai tanto sono tutti uguali....

LA SOLITA SERA

Nonostante la voglia di reagire, ogni sera si va a dormire con la solita morte nel cuore, con il solito urlo incompreso, con la solita sensazione di soffocare. Come unica àncora di salvezza resta la puerile voce della coscienza, ultimo ostacolo all'oblio, ultimo baluardo a quel voler abbandonarsi all'impeto di questo fiume di disumanità che tutto sembra travolgere. Ormai ogni sera, quando dopo una giornata più o meno intensa la mente cerca uno spazio libero in cui rigenerarsi, il pensiero, prepotentemente, si catalizza sul come poter sopravvivere a tutta questa mancanza di senso. E intanto l'aria salubre, quella che nutre sogni e speranze, è sempre più rarefatta... Ma in fondo non è altro che l'ennesima sera, un'altra sera uguale.

QUESTO E' TUTTO VOSTRO

Questo è tutto vostro, questo è il vostro mondo, questa è la vostra idea di democrazia e stabilità politica ed economica. No, io non appartengo a tutto ciò! Questa è un' inchiesta di Report composta di sei parti, che naturalmente consiglio di guardare per intero.

IO NON MI ARRENDO

Visitando i blog amici, noto uno certo scoramento quasi ormai ci si fosse rassegnati al fatto, che le cose possano solo andare peggio. E' vero, ci si ritrova senza parole nel dover descrivere quello che, solo qualche anno fa, sembrava impossibile potesse accadere. E' successo anche a me, e come avete visto mi sono fermato un attimo ( e lo farò ancora), perchè credo che a volte sia utile ritrovare la giusta direzione, rimettersi in discussione per rinvigorire le proprie convinzioni quotidianamente minate dai messaggi di questo impero in declino. Analizzando la situazione nel suo complesso, sembra uno scherzo: nel momento in cui le parole del tanto vituperato Marx trovano una certa oggettività storica, la sinistra, con moltissime e gravissime colpe, si presenta all'appunamento come cumulo di macerie. Ma io, non ci sto ad arrendermi ora, non voglio lasciare via libera a chi, portatore del dogma liberista, si crede nel giusto. La ragione è dalla nostra parte; solo questo dovreb

UN MIO VOLANTINO

L’ Europa dei burocrati, l’Europa dell’Euro fondata su un patto di stabilità che trova, oggettivamente, poca legittimità nel rappresentare le diverse realtà dei vari stati membri, sta implodendo sotto il peso di debiti pubblici ormai insostenibili. La fallacia di questo sistema, si scopre andando ad esaminare l’emissione del denaro, linfa vitale dell’economia capitalista, controllato da un’istituzione chiamata “ Banca centrale europea” che non trova nessuna legittimazione democratica. I vari stati membri infatti, possono solo usare la moneta non essendone direttamente proprietari, e questo implica gravi restrizioni dal punto di vista operativo. Ogni membro avendo aderito all’unione monetaria, ha in poche parole abdicato alla propria sovranità nell’emettere banconote, perdendo con questa la possibilità di decidere la propria politica nel controllare tassi di interesse e conseguente inflazione con tutte le ricadute economico -sociali che questo implica. Oltre ad essere una grave

UN MOMENTO STORICO PARTICOLARE

Molti dei lettori di questo blog, conoscono a memoria il testo di questa canzone del grande Faber..: Dedico questa canzone a chi non ci crede più, a tutti coloro che si adagiano nella stupida rassegnazione convinti che questo pseudo progresso sia ormai incontrastabile. A chi non vota perchè sono tutti uguali, a chi si lamenta ma poi continua a delegare alle stesse persone il proprio futuro. A chi abdica alla ragione in favore di stupide e immediate soluzioni, che non fanno altro che accelerare l'inevitabile catastrofe. A chi, in questo momento in cui il sistema è in crisi, si lascia andare in stolide considerazioni , tra l'altro senza fare nulla per evitarlo, tipo che a pagare saranno in ogni caso sempre e solo le persone povere. L'Europa è in subbuglio, si preparano misure draconiane per i lavoratori, creando ancora una volta corsie preferenziali per coloro che la crisi hanno contribuito a crearla. E noi che facciamo? Prima o poi, che sia fra 1, 2, 3, 10, 20, 50 o 100 anni

PER CHI ANCORA RESISTE E' SEMPRE 25 APRILE

In una delle ultime lettere che Giordano Cavestro scrisse ai compagni si legge: « Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata, ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà. » ( Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945) ) Fonte: Giordano Cavestro - Wikipedia Per chi ancora resiste, per chi rispecchia i propri valori fondanti nel sacrificio di quegli eroi. Resistere, è un dovere.

LA CRISI E' ANCORA TROPPO POCO

Nel comune di Adro nel bresciano, 28 famiglie indigenti non riescono a pagare la retta della mensa ai bambini. Quei bambini non hanno più il diritto di usufruire della mensa. Un benefattore, decide di sanare il debito delle famiglie come atto di giustizia sociale, e per sentirsi a posto con la propria coscienza di cittadino. Questa è la sua lettera nella quale giustifica il perchè della sua scelta. Ora le famiglie di quel paese, chiedono che il benefattore paghi per tutti. Questa è la risposta del sindaco: Questo è quello che pensano i cittadini a questo link: Mensa dei bambini: genitori contro il benefattore o questo http://www.rainews24.rai.it/it/video.php?id=18970 Alla luce di queste ultime parole, spero che la crisi si aggravi. Un popolo del genere, merita solo di vivere nella disperazione del non saper cosa mangiare. Pagherò anch'io le conseguenze di questa nemesi storica, ma la Giustizia per me resta un valore fondamentale. A gente del genere, che ha perso qualsiasi contatt

I PARTIGIANI DA TASTIERA

Purtroppo la realtà è questa. Demoralizzarsi non serve a niente e a nessuno, semmai è ora di rivedere i metodi con i quali concretizziamo il nostro attivismo. Spendiamo troppe parole, ma alla fine non ci organizziamo in nulla di concreto. Ho trovato questo video, per me bellissimo, con l'idea che si possa e si debba ripartire dal coraggio e la tenacia di chi ha cambiato la Storia. L'attivismo di tastiera, i fiumi di parole, il cinquantesimo commento ad un post non servono a nulla, se poi non si concretizzano le idee nel vivere quotidiano. A sinistra si preferisce fondare il 126° partito, nel quale si ritrovano gerarchie che non dovrebbero esserci, ognuno con la propria verità in grado di cambiare il mondo, e non si cambia un bel niente. L'infantilismo poi, ha vinto, assieme all'ignoranza che porta a credersi sconfitti in partenza, perchè come i bambini viziati crediamo che tutto ci sia dovuto. Storicamente però, le conquiste sono venute dalle lotte! In questo il web, no

IO SOSTENGO ALLE REGIONALI

Vittorio Agnoletto Medico, 51 anni, è impegnato nella lotta all’Aids in Italia e in Africa. E' stato portavoce italiano al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre e del Genoa Social Forum, in occasione del G8 a Genova. Parlamentare europeo dal 2004 al 2009 Liste collegate Federazione della sinistra Listino Vittorio Agnoletto, Dario Fo Franca Rame Moni Ovadia Margherita Hack Paolo Rossi Ottavia Albanese Emilio Molinari, Celestina Villa, Luca Mangoni Luca Fazio Maruska Consolati Sergio Serafini Morgan Cortinovis Matteo Gatti Giuseppe Eriano

ALMENO SI RIDE UN POCO

Il mondo invidia la nostra libertà: la libertà di un'informazione controllata, la libertà di un lavoro sempre più coercitivo senza il quale non hai diritto di vivere. La libertà....di ambire a fare gli schiavi. Prendi posizione. La neutralità favorisce sempre l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, non il torturato. Elie Wiesel

SOCIALISMO O BARBARIE

La Storia si ripete, purtroppo: la cecità, la mancanza di cultura e l'aver fatto dell'illusione il motore principale di questa società, porterà alla inevitabile catastrofe politico, sociale ed economica. Questa situazione Kafkiana, non può durare ancora per molto e questa crisi economica tutt'altro che passata, non fa altro che accelerare il processo di disintegrazione. Partigiani d'Italia: la lotta per il progresso sociale e l'uguaglianza, ci pone ancora difronte ad un cammino lungo e irto di ostacoli. Sconsolarsi, arrendersi prima del tempo non cambia nulla e non è vantaggioso, visto che tutti pagheremo le conseguenze. Organizzarsi, trovare metodi di comunicazione che arrivino al maggior numero di persone e non arrendersi mai devono essere i caposaldi. Il nostro nemico, ha a disposizione una macchina organizzativa e propagandistica che arriva a milioni di persone 24 ore su 24. Non dimentichiamoci chi, nella Storia, ha lottato dalla parte del riscatto umano. Ci son

La Patria di Socrate si risveglia

La Grecia sull'orlo della rivoluzione contro le misure di austerità volute dalla compagnia della grande finanza? A leggere queste poche righe " Grecia, anarchici e maialini. " parrebbe proprio di si. E allora vai Grecia, perchè se è come sembra, per questa tua battaglia passa gran parte del nostro futuro. La Patria di Socrate, nonchè culla del pensiero occidentale, potrebbe essere l'imput a ribellarsi a questa scempio che ruba ai poveri per dare ai ricchi. Tremate burocrati, tremate, perchè la ragione sta da un'altra parte. La megalomania di chi si crede senza limiti, può portare solo alla rovina storica, con o senza la coscienza del popolo. Solo il fatto che la riforma abbia incassato il plauso del FMI, vuol dire voler perpetuare l'ideologia che ha contribuito a causare la crisi. Facci sognare, Grecia.

IL RE E' NUDO

Il re è nudo, e ancora lo vediamo vestito. Perchè condividiamo una società dove qualcuno è più importante di altri, con consequenziali ( purtroppo) infiniti privilegi? Quali sono i valori di riferimento per i quali si deve etichettare una persona più importante di altre? Perchè il fine giustifica i mezzi? Perchè accettiamo, che l' avere i soldi sia l'unica condizione necessaria per aprire ogni opportunità e contare qualcosa? Cosa significa essere importanti? Cosa sono i soldi, a cosa servono o dovrebbero servire? Cosa serve passare una vita a rincorrere fogli di carta? non sono forse una convenzione come tutte le altre? Chi di noi si sognerebbe mai di accumulare "metri" o " litri"? Perchè continuaimo a permettere che vengano barattati diritti in cambio di denaro? Perchè l'acqua deve essere privata? Perchè la terra deve essere privata? C'è stato forse qualcuno, che ha creato o possedeva questi beni agli albori del nostro Pianeta? Perchè esistono i br

IO VOTERO'

Che bello essere anime pure, candide come la neve nel grigiore di questo sistema. Tutte le sere mi corico, e guardando il soffitto immagino lotte sociali, scioperi per riacquistare diritti civili e sindacali. E penso: " se tutti fossero come me, il mondo sarebbe diverso perchè io sono onesto, puro come la neve in questo deserto di inciviltà." E poi la sera dopo quando mi corico, sempre guardando il soffitto, immagino come sarebbe bello se si lavorasse magari solo sei ore al giorno, se non esistesse la precarietà o la paura del domani, perchè il sistema nel quale vivo è stato creato per mettere l'essere umano e le sue esigenze al centro delle priorità. E penso: "se tutti fossero come me, questo sarebbe possibile perchè io sono onesto, puro come la neve in questo bordello di invidia e competizione." E poi il giorno dopo quando mi corico, sempre guardando il soffitto, penso a quanto sarebbe bello avere una scuola pubblica, che riuscisse a dare ad ogni età la certez

IO SONO CON GLI ISLANDESI

Islanda:no risarcimenti a Gb-Olanda Referendum boccia restituzione soldi E' stato bocciato in Islanda il referendum sul piano di salvataggio delle finanze pubbliche attraverso un accordo che prevede un pesante risarcimento ai governi britannico e Olandese. L'atteso "no" al risarcimento, dovuto al fatto che numerosi cittadini britannici e olandesi avevano investito i propri fondi nella banca islandese Icesave, porebbe mettere a rischio il prestito miliardario messo a disposizione di Reykjavik dall'Fmi. Islanda:no risarcimenti a Gb-Olanda ‎ - TGCOM Una boccata di ossigeno per chi crede ancora che, nonostante le pressioni internazionali, ci si possa ribellare alla dittatura finanziaria. L'Islanda ci insegna molto: 300 mila abitanti, ieri hanno chiaramente reso onore alla Democrazia. Non è giusto che il comune cittadino, oltre a soffrire le conseguenze di questa crisi, debba pagare al posto di chi questa crisi ha contribuito a crearla. PER DIRE NO AI FACILI GUADAG

Il degrado manifestatosi

Certi paragoni oggi, dopo la tracotanza di chi rappresenta questa sfasciata repubblica, sono una pugnalata nello stomaco. Questa volta non chiedetemi appelli, perchè Schiavi o Liberi si chiama fuori da tutto. Queste istituzioni se rappresentano l'Italia, non rappresentano questo blog per il disprezzo che viene manifestato verso i valori fondanti la Repubblica. Dove è finita l'Italia che diceva di amare tanto Pertini? Che analogie ci sono tra il pensiero di Pertini e l'Italia di oggi? Che mestizia.

DARE SPAZIO A CHI NE HA POCO

La sinistra anticapitalista ha sbagliato tanto, è vero, ma certi discorsi li sento solo da questa parte politica. Vi invito a perdere mezz'ora del vostro tempo, per andare a vedere il video al link ( purtroppo non riesco ad incorporare il video). Per fare una politica, in cui l'uomo sia al centro della società, e non avere sempre e solo l'impresa come cardine dei rapporti umani. Invito caldamente a vedere il video, soprattutto chi scoraggiato pensa che non ci sia più niente da fare. Il cambiamento, viene solo dall'impegno e la partecipazione. Lamentarsi continuando a fracassarsi i maroni, non cambia niente. http://www.pdcitv.it/video/2565/Federazione-della-Sinistra-si-parte-Paolo-Ferrero

RIFLESSIONI

La vita da casalinga, è veramente dura: rispetto per tutte le donne che riescono a mandare avanti una famiglia, pur lavorando. Una cosa che si impara da certe situazioni, è non dare mai per scontato la presenza di una persona, non dare per certo il fatto che una qualche congettura immutabile, ci tolga da certe responsabilità. Ogni giorno capisco sempre più, quanto alcune convinzioni nel divenire della vita, siano del tutto infondate. Per questo credo che non si sia mai finito di essere ignoranti.

ILLOGICITA' LOGICA

L'altro giorno ho avuto una discussione con un leghista, siamo arrivati agli insulti e da parte mia l'ho invitato a vergognarsi. Una discussione poco formale, diciamo. Qui ragazzi miei, la gente è ignorante e vuole restarci: siamo ancora ad uno stadio intermedio fra l'animale e l'essere umano. E' inutile dare la colpa solo ai politici, quando la cultura dell'italiano medio poco si discosta dalla caverna. Io non difenderò più nessuno ( a parte una restrittissima parte di conoscenti) , un lavoratore che sia uno, se perde il posto di lavoro. Dopo almeno trent'anni di quasi totale condivisione dei valori caratterizzanti il sistema: egoismo, individualismo e salvezza individuale; dopo il menefreghismo come pane quotidiano, il sistematico attacco a sindacato e partiti di sinistra portato avanti anche da chi avrebbe dovuto, stante la propria posizione sociale, preservare questo tipo di organizzazioni, me ne sbatto i coglioni: che sprofondassero nella loro merda. Se

TANTO PER PROVARE A FARE DA ANTICORPO

Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti. (dal Corriere della sera, 8 maggio 1974). Primo Levi

LA DIFFERENZA TRA ME E LORO

A tutti capita prima o poi nella vita di aver bisogno di una visita ospedaliera. Eppure, si crede o si pensa sempre che la cosa debba capitare agli altri, che ci sia una sorta di arbitraria fortuna che ci rende immuni alle pene della vita. Quando capita, è un pugno nello stomaco, sto parlando naturalmente di cose importanti, fonte di infinite insicurezze e riflessioni. In quei momenti, entri nella fascia dei deboli, di coloro che necessariamente hanno bisogno di sostegno sanitario sia a livello fisico che psicologico.Sei a tutti gli effetti un debole, in una situazione di precarietà che ti porta a riconsiderare l'importanza di un sostegno sociale che possa garantire il libero accesso, a tutti, al meglio della sanità. Poi, vai all'ospedale per prenotare una visita, e ti senti dire che il medico, il quale seppur sommariamente ha seguito il tuo caso, visita solo privatamente e il conto è di 150 euro. Tu debole, con normali possibilità economiche, con un tenore di vita da classe op

IL PERICOLO DEMOCRATICO

Sono un grande rompi scatole: ne sono cosciente e allo stesso tempo quasi orgoglioso di ciò, visto la realtà esistente. La storia è caratterizzata da donne e uomini che, stante le difficoltà, hanno almeno provato a cambiare la propria condizione esistenziale. Badate bene, e lo ribadisco, che per me il vero pericolo alla democrazia resta il modello economico su cui si erige il nostro stile di vita. In queste parole di Salvador Allende, ritrovo le mie convinzioni. Tutti, amaramente, sappiamo come è andata a finire. Ma almeno approfittiamo della Storia per trarne qualche insegnamento.

NON SIAMO IN POCHI

E allora se non siamo in pochi, perchè non riusciamo a fare niente? Perchè la nostra epoca sembra caratterizzata da un non troppo strisciante senso di impotenza? Pasolini diceva che era cambiato l'"humus culturale" su cui poi inevitabilmente cadeva la scelta politica. Credo sia vero: troppo egoisti rispetto al passato, noi tutti aggrappati a quel poco falso benessere che questo modello autodistruttivo in un qualche modo è riuscito a darci, a scapito della nostra stessa umanità. Le mie non sono parole di rassegnazione, questo mai, ma la semplice voglia di uscire dallo stato di immobilità in cui siamo quasi irreversibilmente caduti. Se guardo il mondo oggi, vedo ancora miliardi di persone assoggettate al volere dei pochi, in una struttura sociale rassomigliante, seppur con le differenze dovute al diverso contesto storico, al Medioevo. E noi ancora a denunciare le stesse cose, il solito scempio democratico, lo sfacelo della democrazia. E domani saremo sempre qui, a fare n

AVEVANO ECC. ECC. ECC.

Qualcuno mi chiede perchè siamo sempre così in pochi. Oggi, in modo sarcastico ma non troppo, mi è venuta questa risposta. Siamo così tanto in pochi, perchè per essere di sinistra ( quella vera) serve tanta cultura, e in questa società di ignoranti, dove la cultura è superflua, per forza di cose siamo in numero ridotto. Solo la cultura infatti, è antidoto in grado di fornire anticorpi per fronteggiare i messaggi subdoli del sistema. Più si è ignoranti, meno si è in grado di reagire all'omologazione e alla repressione che ci circonda. Più si è ignoranti, e maggiori sono le probabilità di cadere in quell'amplesso di arraganza, che toglie persino la volontà di provare a migliorarsi. In questa società da "grande fratello", tette, culi e veline, dove la missione preminente per il sistema è addormentare cervelli, è quasi consequenziale il fatto di ritrovarsi ad essere in pochi. Ma a tutti dico di non preoccuparsi, che ognuno continui a farsi i fatti suoi, tanto i politici s

COME COMMENTARE?

Cinquecento euro al mese per i giovani, agendo sulle pensioni di anzianità, per aiutarli così ad uscire di casa. Lo ha proposto il ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, durante la puntata di 'Domenica In - L'Arena', su Raiuno. Critiche dal Pd. I sindacati: "Solita boutade". Fonte: "500 euro ai giovani per aiutarli ad uscire di casa" Dopo i cosiddetti fannulloni, è il momento dei giovani. Forse è vero che ai giovani d'oggi il futuro fa più paura rispetto ad altri tempi, anche se può essere una considerazione fallace da fare per me per ragioni di età, ma sentirsi dire queste affermazioni fa sempre ribollire il sangue. Le solite cose: si gioca con il futuro delle persone. Sempre per allacciarmi al discorso del post precedente, credo che per cambiare le cose ci si debba allontanare del tutto dalle fondamenta su cui si erige l'ideologia dominante. Tutto il resto è come la concertazione dei sindacati: la classe imprenditoriale ora domina

PER NON ESSERE SOLO CONTRO

Allora, qualcuno è entrato nel blog, commentando, per dire che non basta essere contro ma serve fare proposte concrete per uscire dalla sola utopia. Premesso che per me, difronte ad uno scempio ambientale o altre sciocchezze, passa in secondo piano il colore politico che si rende responsabile di ciò: se è necessario, sempre che esista, vado anche contro la volontà di Dio. Ribadisco ancora una volta, che per troppe volte si ascrive come utopia qualcosa che non si ha il coraggio o la capacità di raggiungere, anche per calmare la propria coscienza. Ma siccome credo che, la vera innovazione non venga dal leccaculismo odierno, faccio le mie proposte per non dimostrarmi sempre e solo contro. Sono nell'utopia, ma utopia non è sinonimo di sbagliato: forse semplicemente siamo noi a non esserne all'altezza. La prima proposta è l'uscita incondizionata da questo modello di sviluppo che fa dell'accumulo infinito di denaro e oggetti, la sua religione portante. E' impensabile pote

IL CORAGGIO DI DIRE BASTA

La nostra situazione inerme, con tutte le proporzioni naturalmente dovute al diverso contesto in cui avvengono, mi ricorda questo pezzo tratto da “ Se questo è un uomo” di Primo Levi. “ Il mese scorso, uno dei crematori di Birkenau è stato fatto saltare.” […] “L’uomo che morrà oggi davanti a noi ha preso parte in qualche modo alla rivolta.” […] “Morrà oggi sotto i nostri occhi: e forse i tedeschi non comprenderanno che la morte solitaria, la morte di uomo che gli è stata riservata, gli frutterà gloria e non infamia. Quando finì il discorso del tedesco, che nessuno potè intendere, di nuovo si levò la prima voce rauca: -Habt ihr verstanden?- ( avete capito?) Chi rispose “ Jawohl ”? Tutti e nessuno: fu come se la nostra maledetta rassegnazione prendesse corpo di per sé, si facesse voce collettivamente al di sopra dei nostri capi. Ma tutti udirono il grido del morente, esso penetrò le grosse antiche barriere di inerzia e di remissione, percosse il centro vivo dell’uomo in ciascuno di noi:

PERCHE' SIAMO CONTRARI AL TIBRE

Venerdì sera, si terrà un incontro di promozione riguardo alla costruzione del TIBRE , la nuova arteria autostradale che dovrebbe collegare il Tirreno al Brennero ( dal quale prende il nome), facendo da raccordo fra la A15 Parma-La Spezia con la A22 Brennero-Modena. Essendo noi contrari, abbiamo scritto un volantino che distribuiremo prima dell'incontro. Lo riporto qui in seguito. PERCHE’ SIAMO CONTRARI AL TIBRE - Perché è una grande opera inutile che costerà ingenti somme di denaro pubblico (cioè nostro!) e non porterà benefici rimarchevoli rispetto ai costi economici e ambientali - Perché significherebbe un ulteriore scempio del nostro territorio già fortemente danneggiato e un colpo tremendo alla nostra agricoltura - Perché aumenterebbe i già notevoli rischi di inquinamento e di traffico con conseguente ulteriore incremento di tumori e malattie respiratorie, visto anche la nostra non invidiabile situazione a livello mantovano - Perché comporterebbe conseguentemente perdita di la

FULMINE A CIEL SERENO

Saldi al via, code e caccia agli affari Una diminuzione degli acquisti del 15% rispetto al 2009. Questo il dato che emerge dal monitoraggio del Codacons sul primo giorno di saldi invernali. Dalle ore 10 alle ore 12.30 - spiega l'associazione dei consumatori - "abbiamo registrato una diminuzione dell'affluenza di cittadini nei negozi e nei centri commerciali delle principali citta' (Napoli, Roma, Bologna, Milano, Venezia e Palermo) rispetto lo scorso anno mentre la diminuzione degli acquisti si attesta attorno al 15%". "Per essere il primo giorno di saldi - secondo il Codacons - il calo delle vendite e' pesante, e si spiega anche con il fatto che molti italiani sono ancora in vacanza per il Capodanno. Speriamo in una ripresa a partire da lunedi' - prosegue Carlo Rienzi, presidente Codacons - ma riteniamo che alla fine della stagione i saldi faranno segnare un triste -20%, non avendo piu' le famiglie soldi da spendere per acquisti non essenziali&quo

ULTIMA VOLTA SULL'ARGOMENTO

Purtroppo devo ritornare a malincuore sull'argomento commenti. Come potrete notare, sotto la bandiera della pace,ho tolto il contatore delle visite. Mi sono rotto anche di quello: del dover fare sempre e solo per ottenere un responso, il dover raggiungere qualche risultato come se ciò avvalorasse il blog e le parole che scrivo su questa paginetta. Ciò che mi spinge a scrivere, è la volontà di provare a diffondere un pensiero critico e il più possibile alternativo verso questa società, con la speranza che si possa essere utili in tutti i modi per ciò che io ritengo una giusta causa. Non è desiderio di apparire, nemmeno un'ipotetica ricerca di gloria, ma la sola e semplice passione che mi spinge, seppur con tutti i limiti del caso, a fare qualcosa per cercare di migliorare la situazione nella quale vivo. Quindi, che questo blog faccia un milione di visite, o ne faccia semplicemente 50, a me interessa relativamente. E l'ho dimostrato rifiutando proposte di scambio link, e altr

ANNO NUOVO

E' così, finalmente, il vecchio anno è alle spalle. Sia ben chiaro che non ho grandi aspettative verso l'anno nuovo, ma sembra passato un secolo dal primo gennaio scorso. Almeno per quanto mi riguarda, il 2009 ha rimesso in discussione tante cose, favorendo profonde riflessione sul senso della vita e ciò che la rende degna di essere vissuta. Fondamentalmente, è stato un anno non bello, sia sotto il profilo personale e politico più in generale. E così... si prova a voltare pagina, cercando sempre di non farsi prendere da facili entusiasmi, da aspettative troppo alte che inevitabilmente dovranno scontrarsi con una realtà fortemente avversa. Il 2010 sarà un anno duro: la crisi economica e l'aggravarsi di controversie nazionali e internazionali, potrebbero rendere quest'anno un anno di cambiamenti importanti. Si continua da disadattato, perchè questo sono e mi sento, per cercare di migliorare , nei limiti umani, un mondo sempre più portato alla deriva umana e culturale. Son