Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

DARE SPAZIO A CHI NE HA POCO

La sinistra anticapitalista ha sbagliato tanto, è vero, ma certi discorsi li sento solo da questa parte politica. Vi invito a perdere mezz'ora del vostro tempo, per andare a vedere il video al link ( purtroppo non riesco ad incorporare il video). Per fare una politica, in cui l'uomo sia al centro della società, e non avere sempre e solo l'impresa come cardine dei rapporti umani. Invito caldamente a vedere il video, soprattutto chi scoraggiato pensa che non ci sia più niente da fare. Il cambiamento, viene solo dall'impegno e la partecipazione. Lamentarsi continuando a fracassarsi i maroni, non cambia niente. http://www.pdcitv.it/video/2565/Federazione-della-Sinistra-si-parte-Paolo-Ferrero

RIFLESSIONI

La vita da casalinga, è veramente dura: rispetto per tutte le donne che riescono a mandare avanti una famiglia, pur lavorando. Una cosa che si impara da certe situazioni, è non dare mai per scontato la presenza di una persona, non dare per certo il fatto che una qualche congettura immutabile, ci tolga da certe responsabilità. Ogni giorno capisco sempre più, quanto alcune convinzioni nel divenire della vita, siano del tutto infondate. Per questo credo che non si sia mai finito di essere ignoranti.

ILLOGICITA' LOGICA

L'altro giorno ho avuto una discussione con un leghista, siamo arrivati agli insulti e da parte mia l'ho invitato a vergognarsi. Una discussione poco formale, diciamo. Qui ragazzi miei, la gente è ignorante e vuole restarci: siamo ancora ad uno stadio intermedio fra l'animale e l'essere umano. E' inutile dare la colpa solo ai politici, quando la cultura dell'italiano medio poco si discosta dalla caverna. Io non difenderò più nessuno ( a parte una restrittissima parte di conoscenti) , un lavoratore che sia uno, se perde il posto di lavoro. Dopo almeno trent'anni di quasi totale condivisione dei valori caratterizzanti il sistema: egoismo, individualismo e salvezza individuale; dopo il menefreghismo come pane quotidiano, il sistematico attacco a sindacato e partiti di sinistra portato avanti anche da chi avrebbe dovuto, stante la propria posizione sociale, preservare questo tipo di organizzazioni, me ne sbatto i coglioni: che sprofondassero nella loro merda. Se

TANTO PER PROVARE A FARE DA ANTICORPO

Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti. (dal Corriere della sera, 8 maggio 1974). Primo Levi

LA DIFFERENZA TRA ME E LORO

A tutti capita prima o poi nella vita di aver bisogno di una visita ospedaliera. Eppure, si crede o si pensa sempre che la cosa debba capitare agli altri, che ci sia una sorta di arbitraria fortuna che ci rende immuni alle pene della vita. Quando capita, è un pugno nello stomaco, sto parlando naturalmente di cose importanti, fonte di infinite insicurezze e riflessioni. In quei momenti, entri nella fascia dei deboli, di coloro che necessariamente hanno bisogno di sostegno sanitario sia a livello fisico che psicologico.Sei a tutti gli effetti un debole, in una situazione di precarietà che ti porta a riconsiderare l'importanza di un sostegno sociale che possa garantire il libero accesso, a tutti, al meglio della sanità. Poi, vai all'ospedale per prenotare una visita, e ti senti dire che il medico, il quale seppur sommariamente ha seguito il tuo caso, visita solo privatamente e il conto è di 150 euro. Tu debole, con normali possibilità economiche, con un tenore di vita da classe op

IL PERICOLO DEMOCRATICO

Sono un grande rompi scatole: ne sono cosciente e allo stesso tempo quasi orgoglioso di ciò, visto la realtà esistente. La storia è caratterizzata da donne e uomini che, stante le difficoltà, hanno almeno provato a cambiare la propria condizione esistenziale. Badate bene, e lo ribadisco, che per me il vero pericolo alla democrazia resta il modello economico su cui si erige il nostro stile di vita. In queste parole di Salvador Allende, ritrovo le mie convinzioni. Tutti, amaramente, sappiamo come è andata a finire. Ma almeno approfittiamo della Storia per trarne qualche insegnamento.

NON SIAMO IN POCHI

E allora se non siamo in pochi, perchè non riusciamo a fare niente? Perchè la nostra epoca sembra caratterizzata da un non troppo strisciante senso di impotenza? Pasolini diceva che era cambiato l'"humus culturale" su cui poi inevitabilmente cadeva la scelta politica. Credo sia vero: troppo egoisti rispetto al passato, noi tutti aggrappati a quel poco falso benessere che questo modello autodistruttivo in un qualche modo è riuscito a darci, a scapito della nostra stessa umanità. Le mie non sono parole di rassegnazione, questo mai, ma la semplice voglia di uscire dallo stato di immobilità in cui siamo quasi irreversibilmente caduti. Se guardo il mondo oggi, vedo ancora miliardi di persone assoggettate al volere dei pochi, in una struttura sociale rassomigliante, seppur con le differenze dovute al diverso contesto storico, al Medioevo. E noi ancora a denunciare le stesse cose, il solito scempio democratico, lo sfacelo della democrazia. E domani saremo sempre qui, a fare n

AVEVANO ECC. ECC. ECC.

Qualcuno mi chiede perchè siamo sempre così in pochi. Oggi, in modo sarcastico ma non troppo, mi è venuta questa risposta. Siamo così tanto in pochi, perchè per essere di sinistra ( quella vera) serve tanta cultura, e in questa società di ignoranti, dove la cultura è superflua, per forza di cose siamo in numero ridotto. Solo la cultura infatti, è antidoto in grado di fornire anticorpi per fronteggiare i messaggi subdoli del sistema. Più si è ignoranti, meno si è in grado di reagire all'omologazione e alla repressione che ci circonda. Più si è ignoranti, e maggiori sono le probabilità di cadere in quell'amplesso di arraganza, che toglie persino la volontà di provare a migliorarsi. In questa società da "grande fratello", tette, culi e veline, dove la missione preminente per il sistema è addormentare cervelli, è quasi consequenziale il fatto di ritrovarsi ad essere in pochi. Ma a tutti dico di non preoccuparsi, che ognuno continui a farsi i fatti suoi, tanto i politici s