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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Un' altra guerra

Un'altra guerra, l'ennesima guerra giustificata dal bisogno di esportare ciò che neppure qui abbiamo: libertà, democrazia e giustizia sociale. Tanto poi i morti saranno effetto collaterale... Il regime di un dittatore, verrà superato dal regime della libera circolazione delle merci e del capitale, dal regime della competizione che trova il suo fondamento nella disuguaglianza come motore di questo sviluppo dei pezzenti. E così ad una dittatura in cui il dittatore è ben visibile, se ne sostituirà un'altra con un dittatore invisibile.

ANCORA UNA VOLTA

Anche se, lo confesso, a volte mi chiedo a cosa serve tutto questo zelo nel cercare di fare qualcosa per cambiare, sono ancora una volta candidato per le elezioni provinciali nella lista della "Federazione della sinistra". E per giunta, essendo ormai riusciti a far entrare il sindacato in azienda, sono candidato anche per entrare nel direttivo provinciale della CGIL categoria dei chimici. Io pur con tutti i miei limiti, cerco di impegnarmi per provare a cambiare. Conterà poco o niente ma almeno potrò dire, a differenza di chi si lamenta e basta, di averci provato.

Difendiamo la scuola pubblica

“Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e

ALBERTO GRANADO

Un saluto commosso ad Alberto, compagno di viaggio del Che nel viaggio attraverso l'America Latina con la "Poderosa". Uomo che ho avuto la fortuna di incontrare, e che mi aveva fatto riflettere per la ferrea volontà nel voler cambiare questo mondo nonostante fosse ormai ottantenne. Si... Alberto, bisogna abbandonare l' "io" per il "noi", e il consumismo è il male dei popoli. Queste erano le parole che mi avevano colpito maggiormente nel tuo discorso. Ciao Alberto, in questo mondo rimane un altro buco incolmabile.